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Sanità e salute

L’approccio One-Health

Ambiente, uomo, animali e piante come attori di un’unica salute globale e l’approccio One-Health: un progetto di ricerca e terza missione all’avanguardia per il nostro Ateneo

L’approccio alla salute globale non è mai stato così importante come in questo periodo in cui abbiamo capito come la salute del mondo animale può influire sulla salute dell’uomo e come l’uomo può incidere enormemente sulla salute dell’ambiente. L’interconnessione tra i diversi mondi delle piante, degli animali e dell’uomo ci obbliga ad un approccio trans e inter disciplinare che ben si presta alle competenze e facilities che il nostro Ateneo possiede in questi ambiti.

La popolazione è in continua espansione soprattutto in alcune aree geografiche come Cina e India e il risultato è che l’uomo vive sempre di più a contatto con gli animali sia selvaggi che domestici. Questo ci porta notevoli vantaggi ma anche maggior rischio di contrarre malattie che possono passare dall’animale all’uomo. Non occorre ormai spiegare che cosa significhi questo dal momento che la pandemia in corso nasce proprio da uno di questi casi di “spill over”. Il rischio di questo passaggio aumenta se si pensa a come l’uomo sta cambiando l’ambiente con le emissioni climalteranti che producono deforestazioni e desertificazioni di zone del pianeta che prima erano rigogliose e verdi. A questo dobbiamo aggiungere il fatto che ormai il globo terrestre è senza soluzioni di continuità e che, secondo l’ormai abusato effetto farfalla, un evento dall’altra parte del mondo può influenzare velocemente quello che sta succedendo qui e ora (e ancora la pandemia è una prova reale di questa affermazione).

Azioni

  1. Dare vita ad un centro di Ateneo nel settore One-Health al fine di creare un gruppo di ricercatrici e ricercatori di provenienza da varie discipline, volto allo studio del problema dal punto di vista della ricerca scientifica, della trasmissione del sapere verso il territorio e della divulgazione scientifica.
  2. Creare un tavolo permanente al quale partecipano tutti i principali stakeholder del territorio per rendere consapevole la società dei problemi legati alla preservazione della salute globale

    Tempi:

    • Aggregazione attorno al progetto One-Health di ricercatrici e ricercatori sensibili al tema: 06/2022
    • Avvio della discussione sull’opportunità di creare un centro di Ateneo sul tema: 01/2022
    • Avvio del tavolo di lavoro con gli stakeholder e potenziamento dei canali di finanziamento del centro: 12/2022

Nello stesso tempo gli animali oltre che a poter trasmettere le cosiddette infezioni zoonotiche possono invece essere loro stessi vittime di malattie che colpiscono l’uomo. Da queste poche considerazioni si intuisce come la salute dell’uomo e del suo ambiente non possa più essere considerata come una disciplina studiata con un approccio a compartimenti stagni, ma che invece fa parte di una più ampia analisi e comprensione di fenomeni che comprendono sicurezza alimentare, produzione sostenibile di vegetali, contaminazione ambientale e il rapporto tra animali e uomo.  Il nostro Ateneo ha la fortuna di poter mettere insieme eccellenze in tutti questi settori a partire dalla medicina con le sue specialità di igiene e malattie infettive, al nostro ospedale veterinario, fiore all’occhiello del nostro territorio che insieme all’istituto zooprofilattico  costituisce un polo di eccellenza in questo settore per chiudere con le competenze legate alle dinamiche ambientali forestali, al dissesto idrogeologico e agli studi sui cambiamenti climatici, alle tecniche di produzione sostenibile di vegetali che si trovano concentrate nel campus di Agripolis. A questo si aggiunga tutto il settore legato alla scienza dell’animale da laboratorio che diventa sempre più fondamentale anche per la medicina traslazionale.

Il successo della salute pubblica non può più essere relegato alla cura, ma soprattutto alla prevenzione e alla preservazione globali che passano attraverso un maggiore collaborazione di ricercatrici e ricercatori  che operano nella salute dell’uomo (medici, igienisti, epidemiologi etc.), della salute animale (medici veterinari, ricercatori nel settore delle scienze agroforestali etc.) e dell’ambiente (esperti di ecologia, ricercatori nel settore dell’ambiente etc.) nonché nel settore della comunicazione e delle scienze umane (sociologi, antropologi etc.).

Tutto questo può portare il nostro Ateneo a diventare un punto di riferimento in questo settore contribuendo alla ricerca scientifica di eccellenza e nello stesso tempo rendendosi protagonista di attività culturali per l’educazione della popolazione a questo tipo di problematiche che saranno sempre più sentite e parte di noi nel futuro prossimo.