Un’idea di Università

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Un’idea di Università

Nel candidarmi a rettore della nostra Università intendo proporre, con la mia squadra, un modo diverso di vivere e interpretare il cammino che ci porterà al voto e il programma condiviso che lo sostiene. Un metodo che guarda oltre il momento elettorale.

Il programma nasce dall’idea di università alla quale sono giunto attraverso approfondimenti, riflessioni ed esperienze. Questa idea richiede però di trovare concretizzazione nel programma anche grazie alla condivisione pubblica e trasparente con l’intera comunità universitaria. È imprescindibile - o almeno così credo - che il consenso cui aspira un candidato rettore si coaguli attorno a una comunione di idee e di visione, posto che sarà egli stesso responsabile del programma e delle azioni necessarie a realizzarlo.

Per questa ragione nelle prossime pagine trovate gli otto ambiti che ho individuato come punti di riferimento per un ragionamento, il programma articolato in macro-temi e idee e delle direzioni di azione. Nei prossimi due mesi il confronto con tutte e tutti voi, attraverso gli incontri e la raccolta di idee nel form disponibile sul sito, consentirà di dettagliare e affinare il programma che qui trovate illustrato.

Entro la metà di maggio questo programma diverrà quindi definitivo. Per molti punti e idee proporremo azioni, tempi di esecuzione, budget finanziario e risorse umane necessari per renderli effettivi. Troveranno spazio anche le competenze e le funzioni che saranno proprie della squadra di governo e serviranno a portare a compimento le azioni descritte. La squadra di prorettrici e prorettori, in numero non superiore a dieci, sarà completata da delegate e delegati i quali, pur di nomina rettorale, saranno scelti in accordo con e faranno anzitutto riferimento a ciascuna prorettrice e prorettore.

Mi impegno a dare regolarmente vita a momenti di confronto diversi dalle occasioni istituzionali, veri e propri luoghi di aggiornamento e confronto aperti. Attribuisco altresì fondamentale importanza all’assemblea di revisione del programma che ritengo debba tenersi a metà mandato rettorale: desidero infatti, qualora venga eletto, mantenere sempre dinamicamente centrali l’obiettivo e la visione che hanno raccolto consenso. Il lavoro del rettore e dell’intera squadra di governo saranno oggetto di confronto e verifica.

Questa, per noi, è la democrazia, sostanziale e non solo formale, che deve fungere da guida all’operato del Magnifico Rettore.